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Misure a sostegno delle start-up giovanili: dall’implementazione alla valutazione
Cliccare qui per ascoltare la ricercatrice Sara Riso introdurre il nuovo rapporto
Il nuovo rapporto di Eurofound ‘misure a sostegno delle start-up giovanili: dall’implementazione alla valutazione’ offre una mappatura della varietà delle misure agevolative a favore delle start-up giovanili e rivisita in modo critico i risultati che emergono da valutazioni di tali interventi volte a stabilire la loro efficacia e impatto.
Un primo punto che emerge da questo rapporto è che l’Unione Europea non manca di misure a sostegno delle start-up giovanili. Molte delle iniziative in questo ambito fanno parte della Garanzia Giovani, e un numero considerevole sono misure di attivazione lavorativa rivolte ai disoccupati, ivi inclusi i giovani alla ricerca di una prima occupazione. Il tipo di sostegno offerto spazia dall’accesso ai finanziamenti e strumenti di credito vari al cosiddetto supporto ‘soft’ che include servizi di orientamento e assistenza personalizzata, attività di mentoring, tirocini e percorsi di formazione mirata, e quanto altro necessario per sostenere gli aspiranti e neo giovani imprenditori.
Sebbene la Garanzia Giovani abbia unificato sotto un’unica strategia interventi disparati a sostegno dell’imprenditorialità giovanile per la promozione dell’occupazione dei giovani, resta ancora tanto da fare per arrivare a un migliore coordinamento e ad una maggiore complementarietà degli interventi in questione. Il punto dolente sta proprio nella frammentazione delle iniziative e delle politiche. La maggior parte delle misure a sostegno delle start-up giovanili sono interventi isolati, relativamente di piccola entità e con risorse limitate. Questo non aiuta in termini di impatto.
Nonostante l’imprenditorialità giovanile susciti un grande e crescente interesse da parte dei politici, poche azioni vengono intraprese per verificare l’efficacia degli strumenti a disposizione.
Si preferiscono forme di valutazione meno scientifiche, che poggiano su dati che si riferiscono al numero dei beneficiari o opinioni sulla qualità dell’assistenza ricevuta. Risultati più positivi emergono proprio da questo tipo di valutazioni piuttosto che da valutazioni che hanno adottato approcci più scientifici.
Sono poche le valutazioni di misure a sostegno delle start-up giovanili che poggiano su metodi più rigorosi e spesso i risultati indicano un impatto limitato o completamente assente. Nel contesto dell’implementazione della Garanzia Giovani e un possibile aumento della spesa pubblica per l’attuazione di misure rivolte al sostegno dell’imprenditorialità’ giovanile, c’è un assoluto, pressante bisogno di concepire delle politiche fondate sui fatti concreti e prove di efficacia. I risultati che emergono da valutazioni rigorose e di più ampio respiro devono stabilire una dinamica circolare e informare una progettazione oculata delle politiche per, a sua volta, rendere gli interventi più efficaci. Questo significa che la valutazione non è alla fine del percorso, ma deve essere parte integrante della progettazione politica e del concepimento degli interventi a sostegno dell’imprenditorialità giovanile. E’ possibile in tal modo avviare interventi più efficaci senza paura e riserva alcuna di mettere da parte ciò che non funziona.